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Maratonina della Val Tordino

di Gianni Roveda (Runners Tordino)

Ci voleva coraggio e coerenza, e noi ci abbiamo provato.

Ieri si è svolta la terza edizione della Maratonina della Val Tordino, cui era abbinata la prima Camminata della Val Tordino.

Per la prima volta da tempo abbiamo voluto dare un segnale di svolta per dire, chiaro e forte, che lo sport amatoriale deve recuperare i suoi veri valori di condivisione, benessere, divertimento e promozione e rispetto del territorio.

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La prima grande rivoluzione è stata la decisione di non riconoscere premi in natura alle categorie. Abbiamo premiato con una medaglia oro, argento e bronzo i primi 3 di categoria, in perfetto spirito olimpico.

Abbiamo estratto 110 premi in natura fra TUTTI i partecipanti: pensiamo sia giusto premiare la partecipazione e la costanza e dare a tutti, anche a chi partecipa senza speranza di podio, la possibilità di vedersi gratificato.

Chi pensa che non sia “giusto” e corre per “il prosciutto” o per “la lonza”, dovrebbe fermarsi a riflettere. Credo che se un atleta amatoriale ha aspirazioni di guadagno, riconoscimenti economici o presunti “rimborsi spese” debba trovarsi un team e/o degli sponsor che siano disposti a pagarlo per correre: questo onere non deve ricadere sull’organizzatore. E’ come se se chi organizza il campionato di calcio pagasse i giocatori: i giocatori sono pagati dalle proprie squadre.

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Le finalità dell’organizzazione sono altre, come ho scritto, e abbiamo preferito dare priorità ad esse:

-         Abbiamo organizzato un servizio di animazione per bambini, così da permettere alle famiglie di godersi l’evento sportivo e partecipare tutti insieme.

-         Abbiamo dato vita ad un ristoro ricco, con dolce e salato e birra, che stimolasse le persone a trattenersi, chiacchierare e divertirsi insieme

-         Abbiamo investito in bicchieri e stoviglie interamente biodegradabili ai ristori sul percorso e al ristoro finale, per dare un chiaro segnale di rispetto della natura e del territorio

-         Abbiamo invitato FIDAS ed ANIAD a promuovere le loro attività, per rafforzare il concetto di sport come stile di vita sano

-         Abbiamo consegnato un pacco gara che promovesse le aziende del territorio con prodotti di qualità: birra artigianale del birrificio BiBiBir e farina bio macinata a pietra del Molino Di Giovannantonio, ambedue del Comune di Castellalto.

Il messaggio che abbiamo voluto dare è che la corsa e la camminata sono per tutti, e possono anche essere un momento di festa e condivisione per le famiglie: perché sono i bambini quelli cui vogliamo trasmettere più che ad ogni altro i nostri valori, fatti di uno sport sano ed equilibrato, coerentemente anche coi valori che fondano il Corrilabruzzo!

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e ci hanno aiutato!

 

MEZZA DEI TRE COMUNI

di CENTROABRUZZONEWS

Domenica 17 settembre, Pratola Peligna si prepara ad accogliere l’invasione pacifica di più di mille persone tra atleti e accompagnatori. L’evento, che richiama da ogni parte d’Abruzzo e del centro Italia così tanta gente, è la Mezza Maratona dei tre Comuni giunta alla sua 15^ Edizione. Quest’anno la "half marathon pratolana" è valida come campionato nazionale di CSEN, come trofeo “GRAN SASSO ENERGIE” e trofeo “ITALO LIBERATORE”. Grazie ad un percorso immerso nella natura, con pochissimo traffico, questo evento sportivo perfettamente organizzato dal Gruppo Amatoriale Podistico, è giudicato dai runners una delle più belle mezze maratone Italiane. 

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Il GAP non si risparmia nel organizzare tutto fin nei minimi particolari: “Abbiamo, anche quest’anno fatto, un notevole sforzo – spiega il Presidente Stefano Tofano – per premiare più atleti possibili, e dove le categorie sono numerose, premiamo fino al 10 posto inoltre il nostro pacco gara è sempre ricco di prodotti della nostra terra. Questo ci permette di promuovere le eccellenze e le nostre realtà economiche. Ma quello che mi onora di più, è che ogni anno aumentano i bambini che partecipano alle nostre gare, prima della partenza della 21,097 Km competitiva. Posso affermare – conclude Tofano – che questa gara è ormai nei cuori dei runners del centro sud che ogni anno ci onorano della loro presenza, nonostante la concomitanza di altre gare sparse un po’ per tutto il nostro Abruzzo.” Non possiamo dimenticarci che, oltre alla gara competitiva, c’è anche una non competitiva di 10 Km. Il GAP inoltre a fine gara organizza un ricchissimo buffet per ristorare partecipanti e accompagnatori, che è il fiore all’occhiello dell’intera organizzazione.

CONVEGNO “ETICA E VALORI DELLO SPORT”

di Gianni Roveda (Runners Tordino)

Il convegno, aperto a tutti, è organizzato insieme all’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Castellalto e vedrà la partecipazione anche dei ragazzi delle scuole medie del Comune di Castellalto. L’invito è rivolto a tutti, specialmente agli sportivi (amatoriali e non) per un momento di formazione e riflessione sulle tematiche scottanti e “scomode” dello sport moderno.

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SANDRO DONATI

Maestro dello sport, è noto soprattutto per le sue battaglie contro il doping nell'atletica leggera, nel calcio e nel ciclismo e per aver denunciato gli scandali dell'atletica italiana avvenuti nella metà degli anni ottanta. Precedentemente, dal 1977 al 1987, è stato allenatore della nazionale di atletica leggera dell'Italia, ma fu sollevato da tale incarico dopo la denuncia della frode attuata dai giudici del salto in lungo in occasione dell'ultimo salto di Giovanni Evangelisti durante i campionati del mondo del 1987 tenutisi a Roma. Ha inoltre scritto diversi libri riguardanti il doping ed è stato a capo del settore Ricerca e Sperimentazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano dal 1990 al 2006. Nel 2015-2016 allena il marciatore Alex Schwazer, sospeso per doping (peraltro egli sostiene che a seguito di una sua denuncia alla WADA sia stato possibile pescarlo nel 2012 nella rete del doping) e che ha terminato la squalifica per uso di epo e anabolizzanti il 29 aprile 2016.

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MARIO DE BENEDICTIS

Maestro elementare e tecnico FIDAL, già titolato grazie alle 5 olimpiadi disputate dal fratello Giovanni di cui è allenatore (bronzo a Barcellona 199) è uno dei più convinti fautori dello sport sano e consapevole, come stile di vita sano ed equilibrato. Rivolge il suo impegno di allenatore soprattutto ai più giovani, perché è un insegnante e crede, nonostante tutto, in loro e nelle immense possibilità offerte dalla Cultura Sportiva che per migliorarli come persone e cittadini responsabili E’ stato coivolto nel progetto di recupero dell’atleta Alex Schwazer.

SECONDA MARATONINA DELLA VAL TORDINO

Forte della positiva esperienza della scorsa edizione, in data 17 settembre 2016 la ASD Runners Tordino, col patrocinio del Comune di Castellalto organizza la Seconda Maratonina della Val Tordino, gara interregionale di Corsa su Strada valida per il Criterium Interregionale “Piceni e Pretuzi”, per il circuito “Corrilabruzzo” e per il circuito “CORRIMASTER FIDAL aperta ai tesserati FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) ed EPS (Enti di promozione sportiva). Il percorso collinare e panoramico si snoderà fra le frazioni della Val Tordino del Comune di Castellalto (TE) per un totale di 10 km.

Sono previste altre due manifestazioni collaterali di promozione sportiva:

Una camminata ludico-motoria non competitiva aperta a tutti di 5 km o 11 km volta a promuovere l’attività motoria e il Nordic Walking come fonte di benessere, collante sociale e stile di vita sano praticabile ad ogni età. La gara è inserita nel circuito “CAMMINALABRUZZO”, che ha come scopo la promozione della camminata sportiva e del Nordic Walking attraverso la riscoperta e la valorizzazione del territorio.

Una gara per bambini e ragazzi da 0 a 15 anni, che si svolgerà per le strade della frazione Petriccione del Comune di Castellalto, con la finalità di promuovere alle nuove generazioni i valori dello sport come abitudine di vita sana e consapevole.

E’ previsto un riconoscimento (“pacco gara”) per tutti i partecipanti e ristoro finale.

Il ritrovo è previsto dalle ore 8:00 del 18/09/2017 presso la frazione Petriccione di Castellalto, in via Trieste.

La partenza delle gare per bambini e ragazzi è prevista alle ore 8.45.

La partenza della gara competitiva e non competitiva alle ore 9:30.

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PARTNERSHIP CON FIDAS TERAMO E ANIAD

La Fidas (Federazione Italiana Donatori di Sangue) di Teramo e l’ANIAD (Associazione Nazionale Atleti Diabetici) sono partner ufficiale di Runners Tordino e della Seconda Maratonina della Val Tordino. La volontà reciproca di promuovere una attività sportiva consapevole è stato il collante fra Fidas Teramo e Runners Tordino . Contiamo attraverso questa partnership di contribuire a incrementare il numero sia dei donatori di sangue che di sportivi in saluto. Un binomio, quello fra donazione di sangue e sport, che riteniamo vincente, che trascende l’esasperazione dell’agonismo fine a se stesso e che diventa parte di uno stile di vita equilibrato, sano e possibile a tutti!

La partnership con ANIAD servirà a promuovere l’attività fisica fra le persone diabetiche dimostrando come sia possibile dedicarsi all’attività fisica convivendo con il proprio quadro clinico. ANIAD si pone l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone diabetiche attraverso l’attività fisica.

TESSERAMENTI 2018

Ciò che distingue la ASD Runners Tordino da una classica “società sportiva” è di mettere in secondo piano l’agonismo, la competizione e la ricerca esasperata della prestazione a favore della promozione della corsa come parte di uno stile di vita sano ed equilibrato.

Proprio per questo, grazie anche al patrocinio del Comune di Castellalto stiamo promuovendo i tesseramenti 2018 offrendo per il primo anno la quota sociale in modo da favorire l’avvicinamento dei nuovi iscritti che sono spesso timorosi di affrontare un ambiente che sembra eccessivamente agonistico o amatori della corsa che non si sentono all’altezza. Il messaggio che la Runners Tordino vuole diffondere è che la corsa è davvero per tutti, ed è funzionale al mantenimento della salute fisica e psichica prima che alla competizione, che invece diventa momento di aggregazione e divertimento.

Proprio per questo il nostro motto è “Non vogliamo correre per 100 km ma fino a 100 anni”.

Onde permettere a tutti di adottare la corsa come stile di vita affiancheremo a tutti i nuovi iscritti un coach certificato che aiuterà gratuitamente per il primo anno i nuovi iscritti ad iniziare a correre o a perfezionarsi fornendo le basi metodologiche ed atletiche. E’ prevista inoltre una attività di educazione alimentare in convenzione con un biologo nutrizionista.

CONTATTI

Presidente: Marilena Sardone

Cell: +39 347 5346723

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SI TORNA ALLO STADIO

di Mario De Benedictis

Tornano allo stadio i bambini e i ragazzini dell'Atletica. 
Riparte un nuovo anno di Sport (quello con la maiuscola, si spera); di crescita vera (si spera). 
Ed io torno a riproporre riflessioni ancora vive, attuali; ché, io credo, coi più giovani si sbaglia sovente, sul campo e fuori.

LA FOTO DEL 1982

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Una foto in bianco e nero. Un sedicenne magrissimo è ritratto frontalmente, a figura intera, mentre chiude la sua fatica al secondo posto, dopo aver tirato la gara per quasi tutti i quattro chilometri di un duro percorso sterrato alla periferia di Avezzano. Erano i campionati regionali abruzzesi di corsa campestre. Era un giorno di marzo del 1982 e quel sedicenne ero io.

Chissà quante volte, negli anni a seguire, sono andato con la memoria a quella competizione che segnava il mio rientro alle corse, dopo uno stop abbastanza lungo – credo un bel mesetto – per effetto di un infortunio da sovraccarico funzionale alla bandelletta ileo-tibiale sinistra.

Correvo tanto in quegli anni. Alla fine del 1981 ero capace di ‘trottare’ per oltre due ore e mezza, senza mai fermarmi, su e giù per i colli di Pescara. Sui 10 km andavo senza troppa fatica sotto i 3:15/km e puntavo decisamente al podio dei Campionati Italiani di Maratonina Allievi del 1982 (primi di luglio), sulla distanza dei 12 km. Consapevole di avere avversari del calibro di Antonino Rapisarda (8:13 sui 3000 a 16 anni e 29:56 sui 10.000 in pista a 17!!!) e del compianto Walter Merlo (8:12 sui 3000 e 3:50 sui 1500 a 17 anni), lavorai molto duramente per un obiettivo forse non ancora alla mia portata. La bandelletta ileo-tibiale sinistra ‘cedette’ perciò ai primi di gennaio del 1982 ed io andai nel pallone.

Torniamo a quella foto in bianco e nero. Della magrezza si diceva. Essa aveva qualcosa di metafisico, di ascetico e, insieme, di grottesco, tanto da valermi allora i nomignoli di “de Benedistick” e “buco di culo coi denti” (ahimè ne ho già scritto da qualche parte).

Magrezza e tensione, con quei pugni serrati, i gomiti in fuori e le spalle abbastanza alte e incordate. Gli occhi, che guardavano oltre il traguardo, ormai lì a pochi passi, erano due tagli scuri su un volto leggero e sofferente. Occhi che lasciavano trasparire l'ansia per l'attesa di una competizione di cui non conoscevo ancora il nome (c'era sempre un'altra gara da fare) ma che sapevo sarebbe arrivata, col suo peso, soverchio, di aspettative (altrui) da soddisfare.

Quella foto del 1982 in realtà non è solo un ingiallito, ma ancora vivissimo, ricordo personale; essa rappresenta il significante assoluto della pressione psicologica, spesso eccessiva, che un giovane è 'costretto' (le virgolette sono necessarie) a sopportare durante il suo percorso di formazione sportiva.

E sarà per una di quelle coincidenze, chiamate da Jung sincronicità, che la foto del 1982 salta fuori all'improvviso da un 'cassetto' digitale, proprio nei giorni in cui mi trovo ad assistere ad episodi di altre esasperazioni, sempre legate all'esperienza sportiva di giovani atleti – alcuni giovanissimi, in verità.

C'è l'allenatore emozionato e con la voce che trema, che al campo mi fa: “Qual è il record (sic!) sul chilometro per la categoria Esordienti (11 anni, nds)?”. Ed io a spiegargli che, tutt'al più, possiamo parlare di migliore prestazione e che, comunque, bisogna stare attenti ad enfatizzare 'numeri' di quel tipo, soprattutto in presenza dei ragazzini stessi.

C'è un altro tecnico che scrive nel proprio curriculum sportivo, tra le note degli atleti da lui seguiti: “Ha allenato XY, campione italiano dei Giochi della Gioventù”.

Ci sono infine altri adulti (allenatore, genitori, ecc.) tutti presi da una 'missione' irrinunciabile: il raggiungimento di un minimo di partecipazione (improbabile) ad un appuntamento internazionale.

La foto del 1982 racconta comunque una storia a lieto fine. Perché sull'agonismo, cieco e disumano, ha poi prevalso l'Educazione. Perché, vivaddio, ho avuto un'Educazione. 
Degli altri non so dire. E resto spaurito.

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